Come ogni vero viaggio avventuroso che si rispetti anche questo, non lo nascondo, avrà molte difficoltà da superare. Ma non mi aspettavo certo che queste difficoltà iniziassero addirittura prima della partenza. Inspiegabilmente l’ambasciata indiana in Italia ha deciso di non concedere più i visti d’ingresso per 6 mesi, riducendo il periodo massimo di permanenza a soli 3 mesi. Un’assurdità, in un mondo globale dove i visti d’ingresso sembrano sempre più degli anacronistici dazi medievali.
In ogni caso ora mi trovo con un biglietto aereo di 4 mesi e un visto d’ingresso di neanche 3 mesi ( perchè tra l’altro il visto vale dal momento del rilascio, un’altra assurdità ). Quindi mi toccherà usare il “trucco” dei viaggiatori di lungo corso in India: prima che scada il visto dovrò andare in Nepal e farne un altro all’ambasciata indiana. In realtà la cosa sconvolge un pò i miei piani ma non mi dispiace, visto che sono già stato in Nepal 5 volte ed è un paese secondo me tra i più belli in assoluto. Purtroppo è stato devastato dal turismo di massa e per questo non avevo più intenzione di tornarci, ma saprò comunque godermi questi 10/15 giorni in terra nepalese.
Quindi la parte iniziale del viaggio resterà invariata, anche perchè oltre la metà di ottobre non sarà più possibile fare trekking oltre i 4000 m in tranquillità, mentre la parte seguente dovrò un pò studiarla in questi giorni. Probabilmente lascierò Benares per il ritorno in India dal Nepal e cercherò di arrivare a Tiruvannamalai abbastanza velocemente, diciamo in 10/12 giorni.