Bhopal, Madhya Pradesh
Debbo ammettere che mi ci voleva una sosta in un posto come Khajuraho, ogni tanto ci vuole un posto turistico con tutte le comodita’ dove sei “uno dei tanti” ( anche se in realta’ non e’ cosi’, non ho quasi niente a che spartire con i turisti di questo posto, ma gli indiani ci vedono un po’ tutti uguali ), e non una specie di strano animale da fissare in continuazione. La cafonaggine e la maleducazione di molti indiani di Lucknow e di Allahabad mi hanno decisamente irritato ma, fortunatamente per loro, non sono piu’ la testa calda di qualche anno fa ( nel primo viaggio in India litigavo con qualcuno quasi ogni giorno… ) e ho accuratamente evitato ogni discussione.
Viaggiare in questa parte dell’India e’ un’agonia, per fare i circa 200 km che dividono Allahbad da Khajuraho ci ho messo almeno 10 ore, comprese 2 ore di ritardo del treno per Satna, che tra l’altro e’ arrivato anche sul binario sbagliato ( ancora non mi spiego come ho fatto a capire l’annuncio, rigorosamente in hindi ). Avevo letto da qualche parte su internet che in questi anni le ferrovie indiane erano molto migliorate e si stavano avvicinando agli standard occidentali…….MAQQUANDOMAAAI!!!! Unica nota positiva del viaggio l’autobus Satna-Bamika, veramente comodissimo.
Khajuraho e’ evidentemente un posto turistico di italiani, che in genere sono rarissimi in quasi tutto il resto dell’India ( a parte il Rajastan e un po’ il Kerala ). Parecchi negozianti, tassisti, guide e similguide bambini parlano un po’ di italiano, alcuni anche bene, e i ristoranti “bella italia” o “mediterraneo” ( carissimo ) sono tra i piu’ frequentati. Anche qui c’e’ l’assalto al turista ma, a differenza del Sangam di Allahabad, e’ qualcosa che ti aspetti e non ti da’ fastidio, anche perche’ non ci sono di mezzo implicazioni spirituali o religiose. E’ un po’ come essere in tante citta’ d’arte italiane, con l’aggiunta ovviamente di un po’ di colore indiano.
In tutta onesta’ ero un po’ scettico sulla qualita’ artistica di questi templi, pensavo che la loro popolarita’ fosse dovuta piu’ che altro alle sculture a sfondo erotico, sicuramente uniche nel mondo. Ma invece sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’eleganza, dalle linee armoniose e dalla bellezza dei templi e delle sculture, che meritano davvero un posto d’onore tra i monumenti piu’ affascinanti del mondo. Mi sono piaciuti quasi tutti, anche quelli dei gruppi Est e Sud che sono considerati “minori”. Le sculture erotiche sono effettivamente molto bizzarre.
Appena fuori dal recinto del gruppo principale, di fianco al superbo tempio di Laxmana, c’e’ un tempio di Shiva ancora attivo dove alla mattina e alla sera si puo’ assistere ad una interessante e molto rumorosa cerimonia. All’interno del tempio c’e’ un enorme lingam ( tra i piu’ grandi dell’India ) creato da un unico blocco di granito alto sei o sette metri e largo almeno un paio. Fantastico!
Vabbe’ vado a mangiarmi una pizza, mi sa che nel sud dell’India non avro’ molte occasioni di mangiarne una buona ( forse a Bangalore ). Anche se la cucina di quelle parti non mi dispiace affatto ( il masala dosa e’ davvero ottimo ), spesso pero’ un po’ troppo piccante.