Tiruvannamalai, Tamil Nadu
Le mie “escursioni” in giro per il Tamil Nadu non sono state certo fortunate, questo South-East monsoon non mi ha dato tregua. Nei giorni scorsi pero’ a Tiruvannamalai ci sono state delle belle giornate di sole, quindi speravo che il bel tempo tenesse almeno per altri 2 o 3 giorni, per aver modo di visitare Trichy e qualche citta’ vicina. Ma appena lasciate le campagne di T.V. Malai il cielo si e’ incupito e a qualche decina di chilometri dalla “rock city” ha iniziato a piovere. In realta’ dopo un mese di monsone quasi non ci faccio piu’ caso alla pioggia e mi metto il k-way piu’ per proteggere i documenti e la macchina fotografica che per evitare di bagnarmi. Pero’ quando si va all’esplorazione di una citta’ nuova la pioggia e’ molto fastidiosa, ti limita molto negli spostamenti e soprattutto ti toglie tutto quell’entusiasmo del viaggiatore che si ha in questi casi.
Trichy ( abbreviazione di Tiruchchirappalli, nome impronunciabile secondo me anche per gli stessi abitanti della citta’ ) si trova tra le campagne nel cuore del Tamil Nadu ed e’ una citta’ piuttosto ricca e florida sia economicamente ( il fiume Cauvery sul quale si affaccia rende tutta la zona estremamente fertile ) che culturalmente ( questa citta’ fin dall’antichita’ e’ sempre stata un importante centro della cultura Tamil ). Il suo simbolo, davvero magnifico, e’ il Rock Fort Temple, che si erge maestoso sulla citta’ vecchia. Penso che gli abitanti della citta’ siano molto fieri di avere come simbolo qualcosa di cosi’ bello ed insolito, che rende questo luogo per certi versi unico al mondo. Il forte e i due santuari ( uno dedicato a Siva e l’altro, in cima, dedicato a Ganesh ) sorgono su di un imponente agglomerato roccioso rossastro antichissimo, pare che sia quanto di geologicamente piu’ antico si possa trovare sulla terra, ha quasi 4 miliardi di anni!! Dalla cima si puo’ godere di uno splendido panorama su tutta la citta’ e sui templi dell’isola di Srirangam, che pero’ io ho potuto solo intuire visto che una volta arrivato in cima ha iniziato a piovere forte e sono dovuto scendere quasi subito.
L’altra importante attrazione della citta’, e in realta’ il vero motivo che spinge i ( non molti ) turisti a visitare Trichy, e’ l’antico complesso templare di Srirangam, che sorge su di una mega-isola all’interno del fiume Cauvery ed e’ stato costruito a varie fasi tra il XIV ed il XVII secolo ( ma il sito sacro risale ad un epoca precedente sconosciuta ). Sicuramente qualcosa da non perdere per chi come me ama i templi dell’India e soprattutto quelli del sud. All’interno dell’enorme tempio, che e’ composto da 7 muraglie concentriche ( le prime 4 pero’ sono piu’ un villaggio/bazaar che un tempio ), ci sono 21 gopuram ( torri ) tutti molto belli e coloratissimi, che si possono ammirare molto bene dal tetto della quinta muraglia pagando 10 rupie ( 50 pero’ per la macchina fotografica ). Ci sono diverse guide che si offrono per farti fare una visita del tempio ma secondo me e’ meglio andare da soli e farsi coinvolgere dall’atmosfera magica che pervade questo sacro luogo. Questo e’ un tempio Vaisnavita ( decicato a Vishnu, nella sua forma distesa tra le spire del serpente Asishista ) e non e’ difficile notare la grande differenza rispetto ai templi di Siva, anche se non saprei dire di preciso di che cosa si tratti, e’ qualcosa che si percepisce pero’ chiaramente appena si entra nella zona sacra ( e che ho gia’ notato in altri templi simili ). Purtroppo l’ingresso al sancta sanctorum del tempio di Srirangam ( quello principale e’ il famoso Golden Temple dalla cupola dorata ), come a tutti quelli degli altri importanti templi della citta’, e’ vietato ai non induisti.
Ad un paio di Km dal tempio di Srirangam, sempre all’interno dell’isola, c’e’ un altro complesso dedicato a Siva, anch’esso con diversi bei gopuram, che ospita uno sivalinga immerso in una sorgente. Purtroppo causa pioggia e mancanza di tempo non sono riuscito a visitare l’interno ma sembrava anche questo molto interessante.
Trichy mi ha dato le classiche “good vibes” e mi sarebbe piaciuto approfondirne la conoscenza, ma questo tempo inclemente mi ha tolto ogni voglia di scoprire posti nuovi e interessanti. Se passero’ ancora da queste parti ( magari in primavera pero’… ) ci tornero’ piu’ che volentieri. Non mi fermerei pero’ nella rumorosissima zona degli alberghi economici vicino al bus stand ( economici poi neanche tanto, devi dargli minimo 250/300 rupie ), ma opterei per un lodge a Srirangam, ne ho visti diversi molto tranquilli ( e secondo me piu’ a buon mercato ) sia dentro che fuori le mura. Se si vuole poi andare in citta’ c’e’ un comodissimo autobus numero 1 che passa ogni 5 minuti e attraversa tutta la citta’ fermandosi sia nella zona del Rock Fort Temple che alle stazioni dei treni e degli autobus.
Il giorno seguente avevo in programma di andare a Tanjore e a Kumbakonam ma un cielo grigissimo e una pioggia fina ma incessante mi hanno fatto desistere, e dopo un buon chai ho preso il primo direct bus per Villapuram. L’autobus era veramente direttissimo, non ha fatto neanche la pausa colazione che quasi tutti fanno, ma alla fine ci ho messo un’ora di piu’ di quello locale, a causa di un gruppo di manifestanti che avevano bloccato l’autostrada. Sembrera’ incredibile ma questa gente stava manifestando per l’acqua, anche se il Tamil Nadu e’ mezzo allagato dal monsone in molti villaggi manca l’acqua potabile. Questa e’ un’altra delle assurde contraddizioni dell’India, paese che vuole essere moderno ma dove in quasi tutti i villaggi ( ma anche in molte zone delle citta’ ) non esiste nessun sistema idrico, nemmeno rudimentale e la vita della gente dipende dal”acqua dei pozzi, spesso inquinata e quasi mai controllata.
A Tiruvannamalai e’ la vigilia del Karthigai Deepam Festival e come previsto c’e’ un gran casino, e’ inutile tentare di descrivere la cosa perche’ non c’e’ niente di simile in occidente. Ci sono migliaia di poliziotti ( forse la sicurezza e’ stata rafforzata dopo l’attentato di Mumbai dei giorni scorsi) ma non vedo come potranno controllare domani la folla immane che verra’ ad assistere alla cerimonia di accensione della fiaccola. Dopo l’accensione anch’io, insieme ad altre centinaia di migliaia di persone, faro’ il giro della collina ( Giri Pradakshina ) e sara’ penso il momento piu’ bello e piu’ emozionante di questo viaggio.
Arunachala Shiva!!