Prachuap Khiri Khan, Thailand
La salita al Monte Zwegabin e’ stata senza dubbio uno degli “highlights” del mio viaggio in Birmania, il luogo e’ semplicemente fantastico e in particolare l’alba e’ qualcosa di quasi commovente. Qualche mese prima di partire avevo letto un post della simpatica Jodi che descriveva la sua divertente esperienza in cima al monte, tra scimmie molto dispettose, monaci e panorami vastissimi. Ovviamente essendo il sud del paese la prima regione che volevo visitare avevo messo questa escursione tra le possibili cose da fare in quella zona, anche se poi una volta arrivato a Hpa An come al solito avevo le idee poco chiare, soprattutto dopo una cena piccantissima che mi ero mangiato la sera tardi in un ristorante birmano-indiano dopo il lungo viaggio in barca.
A colazione incontro di nuovo l’olandese e il canadese, che evidentemente contrariati per il mio rifiuto del tour a Mawlawmyine, mi propongono ancora di unirmi a loro per un’escursione. Stavolta la cosa e’ molto piu’ interessante e accetto volentieri, visto che si tratta proprio della salita al Monte Zwegabin, con possibile pernottamento nel monastero. Una volta raccolte tutte le info necessarie alla guesthouse ( questa guesthouse e’ gestita da 4 fratelli gentilissimi che possono aiutarti in qualunque modo, conoscono la zona benissimo e se vuoi viaggiare per conto tuo ti spiegano come fare, senza obbligarti a fare dei tour organizzati ) partiamo decisi con uno scomodissimo simil tuc tuc di fabbricazione russa verso la base della montagna. Ci fermiamo solo qualche minuto a dare un’occhiata alla pagoda costruita in cima ad una bizzarra roccia che si trova al centro di un lago. Posto interessante ma mi diverte di piu’ guardare e fotografare un folto gruppo di persone dei villaggi vicini che lavorano alla costruzione dell’ennesimo Buddha gigante, qui in Birmania costruiscono pagode e Buddha a ciclo continuo. Alla base della montagna c’e’ pure un enorme “Buddha garden”: piu’ di 1000 Buddha alti un paio di metri disposti in lunghissime file parallele. Il canadese lo battezzerà “Buddha cemetery”, visto che dall’alto ricorda molto i cimiteri di guerra.
La salita e’ piuttosto faticosa: malgrado sia ancora inverno qui al sud fa gia’ molto caldo, e nelle ore centrali del giorno la temperatura schizza a 40 gradi e oltre. Si tratta di una lunga scalinata, in certi punti piuttosto ripida, che non va sottovalutata, soprattutto se si e’ fuori forma come i miei compagni di viaggio ( in piu’ l’olandese si porta dietro diversi chili di attrezzatura fotografica, ha pure una splendida hasselblad). In ogni caso e’ sempre molto meglio di quella sull’altro lato che utilizzeremo per la discesa: 3500 scalini!! Ci fermiamo molte volte a riposarci e a chiacchierare, non abbiamo fretta di raggiungere la cima visto che ormai abbiamo deciso di restare per la notte. Incontriamo ovviamente delle persone gentili e simpatiche, delle monache ci sorridono e ci offrono delle caramelle al caffe’ e dei pellegrini insistono per fare una foto insieme a noi, in questo paese e’ una cosa che capita abbastanza spesso.
L’ultimo tratto e’ il piu’ bello e interessante, stupendi panorami si aprono in ogni direzione ed e’ realmente stupefacente una vista a 360 gradi cosi’ ampia da una cima relativamente bassa come questa. Una volta raggiunta la vetta, ci facciamo un giro, parliamo un po’ con un monaco che sa qualche parola di inglese e quindi ci godiamo la pace e la tranquillita’ del monastero. Oltre a noi e ai monaci ci sono delle donne che sono nel monastero per una specie di rosario e una famiglia che gestisce un piccolo ristorante. Ma le vere “padrone di casa” sono un gruppo di scimmie tutt’altro che simpatiche, che non disdegnano di mostrare i denti e di provare ad attaccarti se invadi il loro territorio.
Dopo esserci gustati il magnifico tramonto ( ed aver scattato moltissime foto ) ci godiamo un’ottima cena al ristorante, ci facciamo un paio di cuba libre di nascosto ( il canadese aveva comprato una boccia di Mandalay rum prima di partire ) ed e’ gia’ ora di andare a dormire, i monaci ci hanno preparato un discreto giaciglio con stuoia, cuscino e coperte. Alle 4 del mattino veniamo svegliati dalla preghiera del mattino, sparata ad un volume impossibile tramite un vecchio altoparlante e lunga almeno mezz’ora… Aspettiamo quindi le prime luci dell’alba e scendiamo di una cinquantina di metri su un cocuzzolo che avevamo adocchiato durante la salita dal quale si puo’ godere di un vasto panorama verso est. Ammiriamo estasiati e senza parole questo magnifico spettacolo per una mezz’ora, poi dopo un veloce caffe’ salutiamo e ringraziamo tutti e iniziamo la lunghissima e ripidissima discesa.
info utili:
Soe Brothers GH: 5 dollari con colazione
tuc tuc per la base della montagna: 5000 k divisi in 3
pernottamento al monastero: offerta libera 1000/2000k