( Sarawak, Borneo Malese )
La maggior parte dei viaggiatori che visitano il Sarawak sono turisti più o meno organizzati che seguono itinerari classici, di solito tra i parchi di Kuching ( Bako e al limite Gunung Gading se è in fiore la Rafflesia ) e quello di Mulu ( che sicuramente è molto bello ma ormai è diventato più una specie di parco divertimenti per adulti che un parco per veri amanti della natura ), e che raramente si avventurano fuori da queste vie molto battute. Ovviamente ci sono anche altri parchi molto interessanti e il fatto che siano snobbati dai turisti significa che sono spesso deserti e molto più godibili di quelli più noti ma anche sempre affollati. Similajau, Lambir Hills e Niah offrono tre ambienti completamente diversi ma tutti estremamente affascinanti…
Similajau NP: Questo parco si trova a circa 30 km da Bintulu sul Mare del Sud della Cina ed è forse il meno conosciuto e frequentato del Sarawak, ma offre un ambiente stupendo praticamente incontaminato. Spiagge deserte dalla sabbia dorata accarezzate da onde selvagge, una giungla fittissima e molte specie di animali piuttosto strani, dall’elusivo pangolino ai coccodrilli di acqua salata, e praticamente zero turisti, cosa chiedere di più? Dimenticavo, c’è anche un enorme ostello super economico con pavimenti in legno massiccio che si trova sulla spiaggia principale, con piazzole per la griglia e amache tra le palme.
L’itinerario principale del parco segue la costa nella giungla fino ad arrivare alle due Turtle beach ( se si è molto fortunati si possono incontrare anche le tartarughe che vengono su queste spiagge a deporre le uova ) ed infine alla lontanissima ma stupenda Golden beach, che si estende per chilometri tra la vegetazione lussureggiante e promontori di rocce vulcaniche, dalle quali emergono enormi alberi di aloe. E’ un’escursione faticosissima ( bisogna camminare per circa 22 km con un’umidità costante vicina al 100%, e non è affatto improbabile che possa anche piovere ) ma altamente remunerativa, anche perché essendo la zona poco frequentata c’è più possibilità di incontrare animali ( infatti è il parco dove ne ho visti più, ho incontrato pure il binturong/orso-gatto ). Bellissimi e molto romantici i tramonti sulla spiaggia.
Lambir Hills NP: Il Lambir Hills NP è considerato il più interessante dell’intero Borneo dal punto di vista botanico, vanta un’incredibile varietà di specie di piante ed alberi e a quanto pare al suo interno c’è il più complesso ecosistema forestale del mondo. Ma non c’è solo una delle più belle giungle del mondo: tra le attrazioni di questo parco ci sono anche le splendide cascate che formano piccole pozze smeraldine dove si può fare il bagno, in un ambiente bellissimo da film d’avventura. Ho camminato per circa 8 ore in questo parco e non ho incontrato nessuno, è stata davvero un’esperienza molto piacevole, malgrado un paio d’ore di forti piogge. Tanti versi di animali ma pochi incontri. A Lambir Hills ho visto però delle formiche veramente enormi: dei veri mostri!! Ci sono moltissimi itinerari possibili tra i quali scegliere ( tutti ben segnalati con colori diversi ), volendo si può salire anche una piccola cima.
Niah Caves NP: Il parco di Niah è sicuramente più conosciuto e famoso degli altri due ma anche in questo se si evitano i week end si troveranno pochissimi visitatori, praticamente nessuno se si va nel tardo pomeriggio. Anche qui c’è una fitta foresta primaria ma non è la principale attrazione: in questo parco si viene per vistare le enormi ed estremamente affascinanti grotte, che sono state per millenni abitate dall’uomo ( le prove al carbonio hanno confermato le prime teorie che parlavano di insediamenti di circa 40000 anni fa ). La celebre “West Mouth” della Great Cave, larga 250 metri e alta più di 60 è senza dubbio uno dei più spettacolari ingressi di grotte del mondo. Contrariamente alle grotte di Mulu queste possono essere visitate da soli senza guide o tour organizzati, e debbo ammettere che le due ore passate all’interno delle Niah Caves sono state tra le più divertenti di tutto il mio viaggio nel Sud-Est Asiatico. L’itinerario è stupendo, soprattutto il lungo tratto tra la Moon cave ( completamente al buio ) e la Painted cave, dove sono stati trovati dei dipinti ( che purtroppo sono stati chiusi in un recinto e si possono solo intuire ) e le famose “death ships”, che servivano a traghettare le anime dei defunti nell’aldilà.
All’interno di queste enormi grotte vivono centinaia di migliaia di uccelli ( ma ovviamente non mancano anche i pipistrelli ) che ormai da tempo sono una delle principali fonti di reddito delle comunità della zona, visto che soprattutto i loro nidi sono richiestissimi in Cina. Questi nidi si trovano tra le pareti delle grotte anche a diverse decine di metri di altezza e i raccoglitori devono letteralmente sfidare la morte arrampicandosi su degli esili pali di bambù. Fortunatamente le autorità del parco hanno deciso di porre un freno a questa attività e regolamentarla, visto che gli uccelli sono stati per anni decimati e rischiavano realmente di scomparire per sempre.
Niah è sicuramente da non perdere se si è in zona, è davvero un’esperienza indimenticabile, e quando vi troverete a metà della Moon cave cercando la via giusta con la pila frontale ( e sperando di non scivolare in un abisso senza fondo… ) sicuramente vi chiederete: ma che cavolo ci faccio qui?
Info utili:
Bus Sibu-Bintulu: 3.30 ore, 25 ringgit ( +10 r di taxi per arrivare in centro, anche qui la mafia dei tassisti ha fatto abolire l’autobus )
Hotel Capital a Bintulu: 16 r
Taxi Bintulu-Similajau NP: 50 r ( purtroppo non c’è trasporto pubblico )
Similajau NP: Ingresso 10 r, ostello 16 r
Bus Bintulu-Miri: 20 r, 4 ore ( bus stazione degli autobus-centro 2.60 r )
Minda GH: 20 r il dormitorio con aria condizionata
Bus Miri-Lambir Hills NP: 10 r, 40 min
Lambir Hills NP: ingresso 10 r
Bus Miri-Niah junction: 10 r, 2 ore ( per arrivare al parco o a Batu Niah sono 10 km, minibus 5/10 r )
Niah NP: ingresso 10 r, l’ostello è bello ma contrariamente agli altri non puoi pagare solo un letto ma devi prendere tutta la stanza ( da 4 ), 42 r. Volendo si può pernottare anche a Batu Niah che si trova a circa 3 km dal parco, ma secondo me non vale la pena e si risparmierebbero solo una decina di ringgit o poco più. Le grotte sono a 3.5 km dall’ingresso, e il percorso all’interno è di circa un paio di km, quindi ci vogliono almeno 4/5 ore per godersi l’escursione.