Oudtshoorn, Klein Karoo, South Africa
Sono in Sudafrica per rilassarmi un po’ dal lungo viaggio ma anche per vedere animali, piante e paesaggi, e quindi da East London mi dirigo senza indugi verso le montagne, nel solitario villaggio di Hogsback dominato dalle non alte ma molto affascinanti montagne della catena Amathola. Non si sa se e’ verita’ o leggenda ma questi boschi dovrebbero aver ispirato Tolkjen ( che e’ nato in Sudafrica ) nel scrivere le avventure di Frodo e compagni nella Terra di Mezzo.
Ma cio’che mi ha attirato a Hogsback e’ stato in realta’ un curioso backpackers, “Away with the Fairies”, gestito da dei viaggiatori inglesi che hanno deciso di fermarsi in Sudafrica. La descrizione del posto sulla guida “coast to coast” ( la bibbia del backpacker sudafricano ) mi ha subito colpito: viste mozzafiato, boschi popolati da rari animali ma anche da fate e folletti, incantevoli cascate e la possibilita’di fare escursioni nelle vicine montagne.
Arrivo nel primo pomeriggio, conosco i bizzarri proprietari del posto, e vado subito all’esplorazione del bosco, che in effetti sembra quello del film ( malgrado in realta’ sia stato girato in Nuova Zelanda ) e dove non posso escludere che folletti e gnomi ci siano veramente, anche se non ne ho visti. E’ un po’ un misto tra i nostri boschi e la giungla tropicale. E’ molto fitto e umido. Ci sono rari animali ( tra i quali il rarissimo cape parrot ) e splendide cascate, tra le quali la piu’ alta e bella e’ chiamata “Madonna and Child”. Torno quindi in paese seguendo la carrareccia, faccio la spesa e torno al lodge. la gente e’ simpatica e come in ogni buon paese di montagna che si rispetti tutti ti salutano. Non ci sono fili spinati o elettrificati nelle case.
Il giorno dopo il tempo non e’ granche’, ma decido ugualmente di tentare la scalata di almeno una delle Hogsback peaks, tanto per mettere nel carniere anche una cima dell’Africa del Sud. La salita teoricamente non e’ difficile, e il sentiero dovrebbe essere segnato da delle impronte gialle. La prima parte e’ la stessa che ho percorso il giorno precedente, la cascata pero’ e’ molto piu’ impressionante, visto che ha piovuto molto durante la notte. Poi si sale ad un’altra cascata e quindi si segue una lunga carrareccia con la quale si guadagna lentamente quota attraverso il fitto bosco, fino a raggiungere i fianchi erbosi delle montagne Hogsback ( che sono tre, indicate da numeri ). In realta’ il sentiero ad un certo punto diventa abbastanza impegnativo, le impronte gialle sono poche e ben nascoste tra la vegetazione, l’erba e’ molto alta e ci sono fitti cespugli di spine. Inoltre ci sono molti ragni, millepiedi e forse anche serpenti che non so quanto possano essere amichevoli. In ogni caso in qualche modo riesco a raggiungere la panoramica sella tra le tre cime dalla quale e’ facile seguire il sentiero segnato con ometti verso la cima Hogsback I. La vista e’ grandiosa in ogni direzione, molto “sudafricana”.
La sera mi cucino una pasta e vado a letto presto, l’escursione e’ stata lunga e impegnativa ( 8 ore circa ). A mezzanotte vengo svegliato da dei tipi che cantano a squarciagola “I want to break free ” nel bar. Fino all’ultimo ero indeciso se fermarmi ancora un paio di giorni o andarmene subito. Decido di partire ed e’ la scelta giusta, visto che il giorno dopo piove, fa freddo, e Hogsback e’ praticamente avvolta da una soffice nuvola.
Questo probabilmente e’ l’ultimo post-diario che scrivero’ dall’Africa, preferisco utilizzare al meglio i pochi giorni che mi restano a Cape Town e scrivere cio’ che rimane da casa. Scrivero’ un ultimo post da Cape Town, dove il mio lungo viaggio si concludera’.
Ho trovato il Sudafrica un po’ diverso da come me lo aspettavo, e’ molto turistico e malgrado sembri tutto a misura di “backpacker” veri viaggiatori ce ne sono pochi. E’ inoltre un paese dove per vari motivi non c’e’ molto spazio per l’improvvisazione, e alla fine si e’ costretti ad andare dove vanno tutti. I paesaggi comunque sono meravigliosi ovunque, e ci sono moltissime cose da fare e da vedere, veramente per tutti i gusti. Alcune cose non mi sono piaciute, dal razzismo alla paura esagerata del crimine, anche dove non ce n’e’ assolutamente motivo.
info utili
Auto-navetta da East London a Hogsback 120 rand ( un furto ma non c’è alternativa a meno che non si abbia una giornata intera almeno da perdere tra stazioni di minibus e distributori, questo villaggio è veramente in mezzo al nulla ), un paio d’ore circa. Mi sono fermato all’away with the fairies backpackers, 100 rand il dormitorio.