Kisumu, Kenya
Soddisfatto uno dei principali desideri che avevo in questo viaggio, cioe’ vedere gli animali della savana, mi si presenta l’occasione di soddisfarne uno in qualche modo simile: andare a vedere gli animali pero’ da solo, in bicicletta. Questo e’ possibile solo in pochi posti, e uno di questi si trova proprio vicino a Nakuru, nell’Hell’s Gate National Park di Naivasha. Mi faccio quindi mollare a Naivasha town e quindi prendo un matatu ( minibus ) per il Fisherman’s camp, che si trova a circa 20 km in riva al lago. Il posto e’ fantastico, uno dei piu’ bei campeggi che abbia mai visto, anche se un po’ caro ( soprattutto il ristorante, dove pero’ mangero’ una pizza buonissima ), ma alla fine saranno soldi ben spesi. C’e’ un numero impressionante di uccelli di ogni tipo, grossi, piccoli, bianchi, neri e coloratissimi ( il lago di Naivasha e’ un “must” per i birdwatchers che passano da queste parti ), oltre ad una folta colonia di ippopotami ( la sera entra in funzione un recinto elettrificato per proteggere i villeggianti da visite poco piacevoli di questi grossi animali ).
Da quando sono arrivato in Kenya il tempo e’ stato quasi sempre schifoso, spesso freddo e ha piovuto almeno per qualche ora quasi ogni giorno. Anche qui a Naivasha piove tutta la notte e la mattina c’e’ un cielo grigio che non promette nulla di buono, ma decido di rischiare ugualmente, affitto la mountain bike e mi dirigo verso l’ingresso del parco. Il posto e’ molto bello e particolare, dopo meno di un km si puo’ subito ammirare una spettacolare torre di origine vulcanica chiamata Fisher’s tower. Ci sono due tedeschi che si stanno preparando per l’arrampicata, direi un facile tiro di terzo grado. Quindi prendo il giraffe’s trail che va verso la gola che da’ il nome al parco ma resto un po’ deluso: nessuna giraffa, qualche zebra, degli gnu e delle gazzelle, animali abbastanza comuni in Kenya che si possono vedere anche fuori dai parchi. Nemmeno la gola mi impressiona particolarmente, ce ne sono di simili anche in Friuli, anche se ovviamente la roccia e la vegetazione sono diverse. Comunque e’ stata una bella e interessante escursione di un’ora circa.
Torno indietro deciso a fare una parte del buffalo’s trail ma quando arrivo trovo un cartello con su scritto “road closed”. Penso che e’ solo per le macchine, visto che ci sono delle tracce del passaggio di biciclette, e mi inoltro deciso nel bosco. Dopo un po’ inizio a vedere diversi animali, branchi di impala, gazzelle di thomson, antilopi, facoceri e quindi eccole! le giraffe!! Sono un po’ lontane, decido di lasciare la strada e avvicinarmi un po’. Sono davvero degli splendidi animali, e direi non troppo impauriti dall’uomo, visto che sono gli unici che non scappano. Ad un certo punto sento degli strani grugniti e decido di allontanarmi, c’e’ un branco di bufali che sta riposando all’ombra.
In questo parco si puo’ vedere la differenza tra l’animale realmente selvaggio e quello invece abituato ai turisti nelle riserve piu’ frequentate. Qui e’ veramente difficile avvicinare gli animali, di solito se ti avvicini a piu’ di 100 metri scappano velocissimi, anche gli impala e le gazzelle che nel parco del Masai Mara potevo quasi accarezzare. Ci sono anche predatori ( ho visto molte impronte di grossi felini, probabilmente leoni ) ma se non vai a cercarli con una guida che sa seguire le loro tracce puoi scordarti di vederli, e onestamente non sarei molto contento di incontare un leone o un leopardo quando sono in bicicletta.
Tornando indietro pero’ faccio comunque un incontro inaspettato: un enorme bufalo esce dalla vegetazione e si dirige verso la strada, la attraversa e si ferma a meta’ ad osservarmi, scuotendo nervosamente la testa. Il cuore mi si ferma per qualche secondo: questi bufali africani non hanno niente a che fare con quelli nostri o con quelli asiatici, sono dei bestioni giganteschi che possono pesare 7/800 chili, con delle grosse corna e noti per il loro pessimo carattere. Se un bufalo africano ti carica hai poche speranze di sopravvivere, e’ come se ti arrivasse addosso un treno in corsa. Per fortuna se ne va e posso dirigermi tranquillo verso l’uscita, questo penso che mi restera’ nella memoria come l’incontro piu’ emozionante fatto in Africa.
info utili
Una tenda/dormitorio al Fisherman’s camp costa 700 ksh al giorno, se si ha la tenda sono 500 per il posto. L’ingresso all’Hell’s Gate Park costa 25 dollari, l’affitto della bici 400 ksh. Per visitare la gola e’ consigliata una guida che costa 500 ksh per una visita di un’ora.