Kuching, Borneo ( Malesia )
In questo viaggio ho senza dubbio commesso qualche errore di programmazione, ma e’ qualcosa che capita spesso quando non puoi viaggiare overland e sei costretto a fissare delle date per i voli aerei. In piu’ in questo caso la parte in Birmania non era molto facile da pianificare, non sapevo nemmeno se avrei ottenuto facilmente il visto in Laos e se sarei potuto stare piu’ a lungo dei 28 giorni del visto. Appena sono arrivato a Prachuap Khiri Khan, dopo aver lasciato una rovente Yangon ( 41 gradi ) ed essere passato per una torrida, umidissima Bangkok, mi sono subito reso conto di aver commesso uno di questi errori. Questo era il posto che cercavo, era la tranquilla cittadina di provincia dove mi sarei finalmente potuto fermare un po’ piu’ a lungo dei soliti 2 o 3 giorni e dove avrei potuto vivere per un po’ da “locale” e non da viaggiatore. L’ultima volta che ho fatto qualcosa del genere ero ovviamente in India. Ammetto che mi manca un po’ quel modo di viaggiare piu’ tranquillo e rilassato, ma onestamente questi due ultimi viaggi sono stati abbastanza particolari e in realta’ non ho trovato posti dove mi sarei volentieri fermato molto a lungo. Il prossimo viaggio probabilmente tornero’ al passato.
Prachuap Khiri Khan e`il classico posto dove puoi realmente lasciarti alle spalle ogni sciocca preoccupazione da farang, qui lo chiamerebbero “mellow”, o “chillout”. Tutti sono rilassati, tranquilli e onesti, la vita costa pochissimo e hai tutto cio` che ti serve ad una distanza ragionevole. E siamo nel sud della Tailandia, quindi non mancano spiagge spettacolari e belle donne.
Se mi fossi fermato a Prachuap almeno un mese tra l’altro sarebbe stata un’ottima occasione per conoscere meglio i Thailandesi, un popolo che mi ha conquistato fin dall’inizio e per il quale ho grande rispetto e ammirazione. Certo avrei potuto non andare nel Borneo e fermarmi in Thailandia, ma alla fine pur combattuto ho deciso che se ho avuto questa “ispirazione” un motivo ci sara’ stato, e ho preferito continuare il viaggio come da programma. L’Asia per me non e’ mai troppo lontana, ci sara’ probabilmente l’occasione di tornare.
Alla Maggie’s Gh mi sono trovato benissimo ( Maggie e’ una bella e simpatica thailandese che ha sposato un farang e come molte sue connazionali ora si gode la vita, gestisce la homestay, fa dei vestiti e guida una fiat 1100 azzurra ), come a casa, e debbo dire che praticamente per la prima volta in questo viaggio mi sono trovato tra viaggiatori tutti realmente simpatici e interessanti. Tra questi c’era pure un ragazzo italiano di Bassano del Grappa, che si e’ fatto il classico anno di Australia, poi qualche mese di Sud Est Asiatico e che era un po’ depresso perche’ doveva tornare a casa poci giorni dopo. Come due idioti ovviamente ci siamo parlati in inglese per una buona mezza giornata, finche’ e’ venuto fuori che eravamo non solo entrambi italiani ma anche tutti e due del profondo Nord-Est. Poi c’era un neozelandese veramente bizzarro, che un giorno ha rischiato di ammazzarsi cadendo in bici da solo ( gli hanno dato 10 punti all’ospedale ), con il quale ho passato una piacevole piovosa mattinata in una caffetteria a bere buon caffe’ espresso e a parlare di complotti governativi, misteri e alieni. Che ovviamente esistono. Inoltre c’era una bella ragazza bionda tedesca che solitamente girava mezza nuda e andava a dormire alle 8 di mattina.
A Prachuap non ho fatto nulla di particolare, solo tanto sano cazzeggio e qualche giro in bici. Il tempo era piuttosto capriccioso, e sono riuscito a farmi solo un paio di bagni tra un temporale e l`altro. La spiaggia di Ao Manao e` bella e pulita, e ci sono poche persone ( soprattutto locali ) a fare il bagno o a riposarsi all`ombra di una palma o di una casuarina. Per andarci bisogna attraversare una base militare dell`aeronautica e una pista d`atterraggio. Immagino che ci sia la fila di richieste per venire assegnati qui, il posto e` davvero fantastico. All`interno della base, vicino ad un porticciuolo alla base di una collina, vive un gruppo di simpatiche scimmie ( spectacled langurs ). I turisti thai si divertono moltissimo a dargli da mangiare e a farsi fotografare con loro. In cima a questa collina c`e` un tempio, e dopo aver dato un`occhiata veloce decido che la salita e` fattibile e non troppo faticosa. Decido anche che il tempo sta per migliorare, anche se il cielo e` plumbeo e il sole non si e` ancora fatto vivo. In realta` la salita si rivelerà abbastanza dura, visto che la scalinata a circa meta` strada finisce e nell`ultimo tratto ci sono diversi punti dove bisogna realmente arrampicare ( c`e` comunque l`aiuto di alcune corde fisse ) e con la roccia umida e i sandali non è` una cosa cosi` semplice. Penso che non sono venuto qui in Tailandia per farmi un tuffo di qualche centinaio di metri nel golfo e procedo con cautela. Ovviamente appena arrivato in cima ho solo il tempo di scattare tre foto prima che una nuvola nerissima avvolga completamente la collina ed inizi a piovere fortissimo. Per fortuna qualcuno ha costruito una piccola tettoia vicino al tempio dove potersi riparare. Passato il temporale mi godo il bellissimo panorama a 360 gradi e quindi scendo, ancora piu` cauto, tra le rocce viscidissime.
Anche in centro a Prachuap c`e` una collina con in cima un tempio, molto piu` accessibile, che offre un panorama meno ampio ma comunque notevole. E anche in questa collina ci sono delle scimmie, tantissime, e per niente simpatiche, sono i classici dispettosi macachi. Ormai si stanno impossessando di tutta l`area attorno al tempio, girano tranquilli per le strade e volteggiano sui tetti e sui cornicioni cercando delle finestre aperte. I Thailandesi si divertono a dargli da mangiare ( i turisti thai hanno questa mania di dare da mangiare a scimmie, cani randagi, pesci… ), ma presto capiranno che queste scimmie possono diventare un grosso problema, come lo sono in molti posti in India.