Karthigai Deepam Festival – Impressioni

karthigai deepam festival

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Tiruvannamalai, Tamil Nadu

La vigilia

Innanzitutto debbo premettere che cercare di descrivere cio’ che sta accadendo e accadra’ nelle prossime ore qui a Tiruvannamalai e’ molto difficile se non impossibile, anche perche’ dalle nostre parti ( ma penso anche nel resto del mondo ) non esiste nulla di neanche lontanamente simile. Non e’ facile neanche spiegare cosa sia e perche’ si organizzi questo evento, diro’ solo che qui nel sud dell’India la collina sacra di Tiruvannamalai e’ considerata una manifestazione di Siva e che le antiche scritture indu’ indicano il giorno di luna piena del mese di Karthigai ( novembre/dicembre ) come il momento piu’ propizio per compiere il giro attorno alla collina che e’ il modo corretto di adorare Siva Arunachala.

In poche ore, da questa mattina, la citta’ e’ letteralmente impazzita e gente di ogni tipo ha iniziato ad affluire senza sosta, trasformando le strade in impressionanti fiumi di persone. Sono spuntati a migliaia i ristoranti, i chai shop, le bancarelle, i mendicanti. Praticamente tutta la citta’ e tutti ( proprio tutti! ) i 14 chilometri della strada che gira attorno alla collina sono diventati un immenso mercato, molto piu’ grande del piu’ grande che si possa immaginare. Qui in India se hai qualcosa da vendere diventi automaticamente un commerciante, non servono licenze, bolli, gabelle o permessi, e spesso una coperta sulla quale esporre la tua mercanzia e’ piu’ che sufficiente. Si compra molto e di tutto, soprattutto collane, braccialetti, rosari, cd e dvd, calendari, quadretti con immagini sacre e ovviamente le piccole lampade ad olio di terracotta da accendere nel momento del Maha Deepam. E come se non bastasse l’evento religioso c’e’ anche abbinata un’enorme fiera del bestiame.

Per entrare al tempio c’e’ una fila che inizia a circa 100 metri dall’ingresso del gopuram principale, che a sua volta dista almeno 100/150 metri dall’ingresso del sancta sanctorum ( in parole povere ci sono molte ore di attesa ). La gente che arriva si accampa dove trova posto, sui marciapiedi, sotto gli alberi, vicino ai templi, in strade di campagna, per questi pellegrini una coperta e’ piu’ che sufficiente per passare la notte. La maggior parte si e’ fatta centinaia di chilometri di bus locali per arrivare fin qui e per loro ormai cio’ che conta e’ avere il darshan del mahadeepam e fare il giro attorno alla collina. Ho preso una bici in affitto per potermi godere meglio questi 2 giorni e vedere le diverse fasi del festival sia in citta’ sia attorno alla collina, sperando di cogliere i momenti piu’ intensi ed interessanti.

karthigai deepam festival

Il giorno del Festival

Fin dalle prime ore del mattino centinaia di migliaia di persone ( anche qui c’e il solito balletto di cifre per le manifestazioni, si parte da chi dice  “oltre il milione” fino al piu’ credibile Times of India che parla di 3 milioni, ma potrebbero essere state anche molte di piu’ ) hanno iniziato a compiere il loro giro attorno alla collina, e’ una cosa veramente incredibile. C’e’ gente davvero di ogni tipo, dalla piu’ normale alla piu’ bizzarra, oggi qui a Tiruvannamalai non ci sono distinzioni di nessun genere, ne’ di casta, ne’ di cultura, ne’ di posizione sociale, ne’ di colore della pelle, ne’ di religione. Tutti sono uguali e tutti sono qui per adorare Siva, o Dio, o il Se’, il nome non e’ poi cosi’ importante. C’e’ un’atmosfera pazzesca, realmente si riesce a percepire il momento di grande spiritualita’. Ma come ho gia’ detto e’ difficile cercare di descrivere l’indescrivibile, e solo venendo qui e vedendo il festival con i propri occhi, respirandone l’atmosfera mistica, si puo’ capire questo straordinario evento.

Oggi e’ una giornata molto bella e caldissima, e chi ha scelto di fare il girivalam nelle ore centrali della giornata ( o ancora peggio di salire in cima alla collina, c’e’ moltissima gente anche su tutti i sentieri che conducono alla vetta ) secondo me e’ proprio fuori di testa, ammesso che ci sia qualcuno oggi a Tiruvannamalai che non lo sia ( me compreso ).

Sono tornato ora dal mio girivalam e sono ancora frastornato penso che mi ci vorra’ parecchio tempo per metabolizzare questa lunga, folle giornata. E’ stata un’esperienza stupenda compiere questo antico rituale insieme a cosi’ tanta gente, anche se gli ultimi 2 km sono stati davvero faticosissimi, la gente era troppa per il piccolo centro della citta’ e c’era una gran ressa, soprattutto nei dintorni del tempio. Ne ho viste un po’ di tutti i colori, fachiri, sante e santoni, fanatici religiosi di ogni tipo, ma soprattutto un immenso, incessante, pacifico fiume umano che ormai da quasi 24 ore continua ad occupare le strade attorno alla collina. Sono le 9 di sera e sembra il momento di massima affluenza, e’ pazzesco!

Il momento piu’ bello e’ stato quello dell’accensione della fiaccola: c’e’ stato un fortissimo “oooooohhh” che e’ riecheggiato tutt’attorno alla collina e probabilmente si e’ sentito a chilometri di distanza, e poi tutti si sono fermati in preghiera. Si sono quindi accese migliaia di fiaccole ai bordi delle strade e nelle case, e poi i fuochi d’artificio che continuano anche adesso e andranno avanti per tutta la notte ( e credetemi in questo gli indiani non sono secondi a nessuno, e spendono delle vere e proprie fortune in botti per questi eventi ).

Il giorno dopo

Oggi mi aspettavo un giorno di quiete dopo la gran confusione di ieri, ma c’e’ ancora tantissima gente per le strade, che sono state riaperte al traffico che come si puo’ facilmente immaginare dopo un giorno di stop e’ incasinatissimo. Pero’ almeno si riesce, anche se a fatica, a girare in bicicletta. Ieri ho dovuto lasciarla a casa, si poteva girare solo a piedi e spesso con difficolta’. Molti continuano a compiere il girivalam e ho il sospetto che una buona parte l’abbia fatto piu’di una volta. Sono partiti anche i lavori di pulizia delle strade, un lavoro titanico che probabilmente durera’ giorni, visto che qui non esistono cassonetti per l’immondizia ( cosa alla quale gli indiani sono fortemente allergici )  e tutto e’ stato gettato dove capitava. Attorno al tempio non c’e’ piu’ la folle ressa di ieri ma la lunghissima coda per entrare c’e ancora, evidentemente molti non hanno nessuna intenzione di andarsene senza aver avuto il darshan di Arunachaleshwar e Apitakuchambika (Siva e Parvati ).

“While mountains like Kailash or Meru are my places of abode, this Arunachala is my true form and here I abide eternally as this hill. By merely looking at its peak not only will all sins be destroyed, but the eye of wisdom will be opened” ( Le parole di Siva nello Skanda Mahapuranam )

 

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