Durban, South Africa
Inhambane mi ha ricordato vagamente alcune citta’ del Sud della Spagna: atmosfera sonnolenta ( soprattutto nel primo pomeriggio ), case bianche o colorate di pastello, clima tipicamente mediterraneo, ampie “avenidas” alberate e una bella passeggiata sul lungomare. Il mare e’ piu’ bello pero’, malgrado l’acqua purtroppo sia tutt’altro che pulita. Avevo letto che Inhambane era una delle citta’ piu’ pulite dell’Africa del Sud ( Sudafrica escluso ovviamente ) ma si e’ rivelata una balla anche questa, l’ho trovata invece piuttosto sporca e trascurata. Non esistono cassonetti della spazzatura nemmeno nelle piazze principali, e ho il sospetto che molta dell’immondizia che viene raccolta finisca dritta nel mare. I mozambicani hanno una scarsa cultura ecologica, spesso ho visto gente gettare qualsiasi cosa dai bus e dalle macchine, e i fiumi e i mari sono molto inquinati.
Inhambane comunque mi e’ piaciuta, direi che e’ un ottimo posto dove fermarsi un paio di giorni e rallentare i propri ritmi di vita.
Dopo un ultimo bagno rigenerante e una piacevole serata passata a chiacchierare con i miei simpatici compagni di dormitorio ( 3 inglesi e una ragazza tedesca, ai quali si e’ aggiunta una ancor piu’ simpatica coppia di scozzesi ), sono pronto per andare a Maputo e quindi in Swaziland e in Sudafrica. Il lodge organizza un bus per l’altro Fatima’s a Maputo: sul momento mi sembra caro ma calcolando il chapa per Inhambane+il taxi da prendere a Maputo+lo sbattimento e le probabili ore di attesa in stazione direi che e’ piu’ che conveniente. Arrivo in citta’ dopo circa 8 ore, dormo un po’ ( ovviamente il bus partiva alle 4 di mattina… ) e vado all’esplorazione di questa ultima capitale africana. Non mi fa una grande impressione, anche se l’atmosfera e’ decisamente piacevole. Il giorno seguente la giro in lungo e in largo e il mio giudizio migliora un po’: per essere una capitale africana direi che e’ quasi bella. Ma di certo non e’, come ho letto su qualche guida ( non ricordo se la lp o un’altra ), una delle citta’ piu’ belle del mondo. E’ molto sporca e in diverse parti degradata, non ha edifici o monumenti di valore artistico, i “famosi” cafe’ e locali non sono poi cosi’ tanti ne’ particolarmente belli e pur essendo in pratica circondata dal mare non ha una bella strada panoramica dove passeggiare. C’e’ un po’ il meglio e il peggio del Mozambico ( e se vogliamo anche dell’Africa ): enormi centri commerciali pulitissimi e fogne a cielo aperto; chapas strapieni che cadono a pezzi e nuovissimi mega suv; straccioni e gente con abiti firmati; onesti lavoratori e criminali; studenti con uniformi pulite e bambini mendicanti. Qui tutti descrivono la citta’ come pericolosissima, ma ormai ho capito che qui in Africa amano le esagerazioni, oppure pensano che le nostre citta’ siano dei paradisi felici dove tutti sono ricchi e gentili e non esistono criminali. A me invece e’ sembrata una citta’ piu’ vivibile di altre che ho visto in questo viaggio, anche la sera. C’e’ sempre molta gente in giro, le strade del centro sono illuminate e i locali spesso affollati fino a tardi. Certo ci sono zone potenzialmente pericolose anche di giorno, ma non ci sono forse anche a Milano, a Parigi o a New York? Non conosco le statistiche ma sono pronto a scommettere che rapine e omicidi sono molti di piu’ a Napoli che qui. Certo va sempre considerato che in queste citta’ africane un bianco si distingue tra gli altri ( malgrado qui a Maputo ce ne siano di piu’ che in altri posti ) e per la maggior parte delle persone e’ sempre uno con un sacco di soldi.
Anche qui a Maputo vengo fermato dalla polizia che, come mi avevano avvisato a Tofo, e’ in cerca di tangenti. Approfittano del fatto che molti stranieri, impauriti dalle storie che girano sulla citta’, lasciano il passaporto in albergo. Una fotocopia semplice non basta, bisogna farla autenticare da un notaio e chi si ferma un solo giorno in citta’ spesso non ha voglia di andare a sbattersi per uffici. Quindi se ti fermano senza documenti ti portano in centrale, dove magari ti intimoriscono parlandoti solo in portoghese e alcuni per evitare rogne accettano di pagare la “multa” di 500 o 1000 meticais. Ripeto, questa citta’ mi e’ sembrata piu’ che normale, e non vedo il motivo di lasciare il passaporto in albergo, a meno che non si voglia andare ad ubriacarsi tra i malfamati bar della rua Bagamoio vicino al porto ( dove sono andato, e in realta’ non sono poi cosi’ malfamati… ).
Ho trovato un bel ristorante italiano, Mimmo’s ( poi scopriro’ che e’ una catena, probabilmente sudafricana ), con le tovaglie a quadretti, le sedie impagliate e grandi finestroni dai quali guardare il mondo che passa, che e’ molto variopinto qui a Maputo. Ottima la pasta.
info utili
Il bus per Maputo parte alle 4 dal Fatima’s e raggiunge l’altro Fatima’s a Maputo nel primo pomeriggio, 500 meticais. Per il dormitorio stesso prezzo, 300 mc.