Bangkok,Thailand
Inizia dunque ufficialmente questa mia nuova avventura alla conquista ( metaforica ) del Sud Est Asiatico. Qualcuno leggendo queste righe sicuramente penserà: “cheppalle… ecco l’ennesimo blog dalla Thailandia…”. In effetti non ho nulla da obiettare, visto che questo paese sembra uno dei i più popolari tra i blogger di tutto il mondo, ed e’ già stato ampiamente descritto innumerevoli volte e da ogni punto di vista possibile. L’unica cosa che posso fare e’ aggiungere la mia esperienza alle altre, magari evitando di citare i classici luoghi comuni o di perdermi in lunghe descrizioni sui “colori” e i “sapori” dell’Asia o su quanto sono belle le Thailandesi.
Appena arrivato a Bangkok mi sono subito fatto un lungo “giro turistico” involontario, perche’, come ogni buon viaggiatore che si rispetti, ho deciso di andare in citta’ con in mezzi pubblici. Fino a Phaya Thay nessun problema, c’e’ la nuova linea dello skytrain, poi pero’ per raggiungere la zona delle guesthouse economiche ci sono da fare ancora 4 o 5 chilometri. Chiedo se c’e’ un bus e mi dicono di prendere il 59, ma dopo una ventina di minuti d’attesa penso che mi hanno detto un numero a caso e decido di prendere un 29 e chiedere dove va. Ovviamente nessuno parla inglese ma comunque in qualche modo riesco a capire che mi possono portare alla fermata del 53 che dovrebbe andare nella zona dove sono diretto. Alla fine ci ho messo piu’ di un’ora, questo 53 ha fatto un percorso lunghissimo, si e’ imbottigliato a chinatown e per lunghi tratti procedeva a passo d’uomo. Comunque il giro e’ stato interessante e ho visto diverse attrazioni della citta’.
Ma cosa c’entra Kuta? Be’ la zona dove mi sono fermato ( West Banglampu ) mi ricorda parecchio la famosa localita’ di Bali, e la Gh e’ in fondo ad un vicolo praticamente identico a quello del mio lodge di Kuta. C’e’ anche qui vicino una lavanderia quasi uguale a gestione familiare. Inoltre tutto il quartiere attorno a Khao San Road e’, esattamente come Kuta, il classico “ghetto” per backpackers, ci sono degli angoli, dei locali, dei mercatini precisi a quelli che si vedono a Bali ma non solo. C’e’ la musica “chill out”, si vendono le classiche magliette, guide lonely planet di seconda mano, le infradito, i levis’s e i costumi della billabong tarocchi, i cappellini, i cd masterizzati, i braccialetti ( pero’ non chiamateli souvenir, questi sono viaggiatori, non turisti!! ). Non mancano ovviamente massaggiatrici e tatuatori. Kuta comunque e’ piu’ bella, anche se tra i vari ghetti di questo tipo continuo a pensare che Thamel a Kathmandu sia ancora una spanna sopra tutti gli altri, malgrado sia cambiato moltissimo in questi ultimi anni.
Ho subito avuto un buon feeling con Bangkok, quando viaggi da tanti anni non ti ci vuole molto a capire se una citta’ corrisponde ai tuoi personali parametri di “bello” e “interessante”, e se vale la pena fermarsi qualche giorno o andarsene subito. Pero’ non e’ come me la immaginavo: e’ piuttosto pulita, il traffico e’ caotico ma tutto sommato ordinato, non ci sono puttane agli angoli delle strade, ci sono pochi mendicanti e ancora meno touts-spacciatori-attaccabottone. Insomma, veramente un altro mondo rispetto alle metropoli asiatiche del subcontinente indiano. Anche le persone mi piacciono, sono sempre gentili, oneste e riservate. A nessuno sembra interessare se sei un “occidentale” o meno ( direi una bella cosa dopo l’ultimo viaggio passato tra il faranji e il mzungu… ). Ovviamente come in ogni città turistica del mondo anche qui alcuni cercano di fotterti, ma li ho trovati piuttosto scarsi, non hanno nessuna chance di fregare viaggiatori esperti.
Come detto ci sono molti turisti di ogni tipo, anche se la maggior parte se ne sta rintanata nel ghetto o e’ in giro a vedere i monumenti. Se cammini 10 minuti o prendi un autobus vedi solo thailandesi, e puoi entrare a far parte per un po’ della vita “reale” di Bangkok. Qui ci sono comunque anche diversi europei o americani che si fermano per lunghi periodi, anche a lavorare ( i famosi expats ). Be’ se proprio si vuole avere una base in Asia o provare un’esperienza lavorativa un po’ diversa mi sembra il posto adatto. Io pero’ preferisco le piccole città e i villaggi, quindi domani me ne vado in direzione nord.
Questa volta cercherò di essere più regolare con i post, vorrei pubblicarne almeno uno “di qualità'” a settimana, con foto e informazioni utili. Se qualcuno avesse da fare domande, suggerimenti, critiche, incoraggiamenti o saluti, potete contattarmi tramite e-mail, facebook o lasciando semplicemente un commento.
info utili:
Skytrain dall’aeroporto a phaya thay: 15 bath – 25 minuti. Mi sono fermato all’Apple GH, una mezza bettola in fondo ad un vicolo laterale a phra sumen rd. 180 b la singola, 80 il dormitorio. Si puo’ trovare di meglio ma la zona e’ tranquilla. Internet costa in media 20-30 b, alcuni a khao san pero’ sparano anche 60-80 b. Biglietti dell’autobus pubblico: 7 b. Biglietto per il Grand Palace e per il tempio del Buddha di smeraldo: 350 b. Wat Pho: 50 b.