Assuan

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Assuan, Egitto

Assuan in teoria dovrebbe essere la citta’ piu’ easygoing dell’Egitto, ma ormai e’ talmente rovinata dal turismo di massa che e’ veramente difficile trovarla gradevole, malgrado lo splendido scenario desertico che circonda il Nilo. Qui c’e’ forse il turismo piu’ devastante di tutti, quello di chi fa le crociere e si ferma solo mezza giornata a fare compere, e non si preoccupa piu’ di tanto di pagare una sciarpa, un pacchetto di spezie o anche una bottiglia di acqua minerale 10 o 20 volte piu’ del prezzo reale. Il risultato e’ che in citta’ sono diventati quasi tutti fastidiosamente disonesti, ti trattano come un idiota e cercano di fregarti in ogni modo possibile ( io comunque sapevo gia’ i prezzi, ma un posto dove devo contrattare anche per il caffe’ e per il giornale non fa per me, e per quanto mi riguarda questi assuanesi possono andare tutti affanculo ). E poi i locali che non hanno a che fare con gli stranieri non sembrano granche’ contenti di questa situazione, e anzi se si esce dal centro si riceve degli sguardi tutt’altro che amichevoli. Non li biasimo pero’, e penso che nemmeno agli abitanti di Venezia piacciano molto i turisti giapponesi e americani.

Il “souq” e’ molto colorato e pittoresco, ma ormai ha poco o nulla del mercato islamico ( penso che ne vedro’ invece di molto belli in Sudan ) e non e’ altro che il classico mercatino per turisti, come se ne possono vedere anche in molte citta’ d’europa.

assuan

Alcuni trovano Assuan molto piu’ tranquilla e vivibile di Luxor, io invece ho preferito di gran lunga la seconda e ci avrei passato volentieri un giorno in piu’.

Ho finito il primo libro di questo viaggio: Rapsody in black di Giorgio Bettinelli, che ha fatto parte del mio itinerario in vespa nel 1999  ( pero’ in senso inverso ). Peccato non poter piu’ leggere le sue belle avventure.

L’Egitto mi e’ piaciuto molto, anche se non e’ certo la meta ideale per chi vuole fare il “viaggiatore”. E’ un paese iper-turistico con straordinarie cose da vedere, che merita sicuramente di essere visitato, ma con lo spirito giusto, altrimenti potrebbe essere una delusione. Comunque da domani cambia tutto e passero’ in breve da un paese turistico ad un’altro che invece di turistico non ha nulla, il Sudan.

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