Addis Abeba

Addis Abeba

Addis Abeba, Etiopia

Sono arrivato ad Addis la vigilia di Natale, dopo un lungo e faticoso viaggio in minibus ( veloce ma scomodissimo ), pioveva forte e faceva freddo ( ok, freddo relativo, non quello che c’e’ ora in Europa… ). La citta’ inizialmente mi ha lasciato indifferente, e ho subito pensato che fermarsi un giorno forse era anche troppo. Poi pero’ ho iniziato a girare a piedi tra la “Piazza” e il centro e mi ha conquistato, forse perche’ anche qui c’e’ un inconfondibile “italian style” sia nei locali che nel modo di vivere delle persone. In ogni caso e’ una citta’ molto vitale, ricca di cultura e di grandi contrasti. E in realta’ non molto lontana dal mondo occidentale, penso che qualsiasi europeo riuscirebbe ad adattarsi a vivere qui senza troppi traumi o difficolta’. Mi e’ sembrata decisamente piu’ “africana” Khartoum, anche se sicuramente piu’ vicina al mondo arabo. Contrariamente a cio’ che avevo letto non e’ assolutamente una citta’ pericolosa, o almeno non piu’ di molte citta’ italiane. Certo se vai in giro di notte ad ubriacarti nei bar della Piazza e’ possibile che tu venga rapinato, ma questo vale anche per molte altre citta’ del mondo.

L’hotel dove sto e’ da sempre un classico per i backpackers e per gli avventurieri che viaggiano in africa: il Taitu hotel, che tra l’altro e’ anche uno degli edifici storici della citta’. Le camere economiche sono molto belle, purtroppo non si puo’ dire la stessa cosa del bagno in comune, malgrado venga pulito regolarmente ogni giorno. Sono andato all’ambasciata kenyana per ottenere il visto ma e’ chiusa fino a martedi’. Spero che si possa davvero ottenere il visto anche al confine come ho letto, perche’ proprio nonĀ  mi posso fermare qui una settimana. Domani andro’ ad informarmi sull’autobus per Arba Minch ( pare che non ci siano minibus, solo un torpedone locale che parte prestissimo la mattina ).

Ho comprato il biglietto, e l’autobus parte…alle 5 di mattina!! Non ci posso credere! Anche questo poi probabilmente partira’ alle 6 ma visto che ce n’e’ solo uno non posso rischiare, e mi tocca essere la’ alle 5… La stazione ( Autobus Terra ) e’ vicina al “Mercato”, quindi ne approfitto per cazzeggiare qualche ora tra i negozi e tra le bancarelle di questo che viene definito, probabilmente senza esagerazione, “the largest market of Africa”. E’ enorme, si puo’ trovare qualsiasi cosa ti venga in mente, e’ impossibile fare un elenco completo. E’ sabato e c’e’ moltissima gente che acquista di tutto, ma anche molti mendicanti, poveracci e cialtroni che si arrabattano per una manciata di birr. Non compro nulla nemmeno qui, l’Africa non mi ispira molto nel fare acquisti, finora non ho comprato praticamente niente.

Debbo riconoscere che qui ad Addis Abeba la gente e’ decisamente migliore di quella che ho incontrato nel nord del paese, e molti parlano un buon inglese. Certo ci sono anche parecchi “touts” o giovani che ti offrono aiuto che non ti serve e amicizia che non vuoi, ma sono facilmente identificabili e un buon “vaffanculo” funziona alla perfezione anche qui. Ci sono moltissimi caffe’/pasticceria che potrebbero benissimo fare concorrenza a quelli italiani, con paste e torte buonissime. Il caffe’ invece non sempre e’ buono.

info utili

Il minibus da Bahir Dar ad Addis costa 160 birr, 9 ore di viaggio.

Il Taitu hotel si trova al centro della Piazza e ha moltissime stanze per tutti i gusti, dai 20 dollari in giu’. Personale femminile molto amichevole.

Ad Addis Abeba, come a Khartoum, c’e’ un collaudatissimo sistema di minibus super economici che collegano i punti nevralgici della citta’, quindi i taxi, molto cari, sono piu’ che superflui.

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